martedì 2 febbraio 2010

Complesso

La parola “complesso” è sempre assoggettata a qualcosa di patologico. In realtà si tratta di attività psichica, che deve essere individuata e specificata nell’opera maestra dell’Io. Si tratta semplicemente di formalizzarlo, o di egoizzarlo, cioè di assumersi questo quantico e di normalizzarlo secondo esigenze di una storia individuata efficiente. E’ ovvio che, se il soggetto non lo evolve in riuscita personologica, quel quantico convive estraneo, non evoluto, in conflitto, in disponibilità patologica.
Quindi di per sé non è una realtà patologica; è una realtà psichica che si è formata in compromesso tra le esigenze sociali e le esigenze biologiche dell’individuo.