lunedì 12 gennaio 2009

il sogno

In tutte le epoche, il sogno ha ispirato la speculazione filosofica e affascinato l’immaginazione umana. Ma è stato Sigmund Freud, con la sua opera sull’interpretazione dei sogni, ad instaurare l’era psicologica della ricerca onirica. Circa un secolo fa, egli iniziò ad occuparsi del sogno, considerandolo la via maestra per raggiungere quell’istanza che sta alla base della teoria psicoanalitica della mente: l’inconscio. La moderna analisi scientifica sui sogni si basa sul lavoro di molti ricercatori e, nonostante le loro teorie siano differenti e a volte contraddittorie, sono tutte utili e significative, perché descrivono la realtà interna, esterna, dei rapporti interpersonali, la realtà collettiva.
Ma tutto ciò non rimane altro che una descrizione che sembra essere infinita perché non si è mai fatta chiarezza su quale è il punto base dal quale partire, ovvero un criterio che identifica l’essere umano, e che possa dare un senso a tutte queste conoscenze.
La domanda cruciale è: “Qual è il criterio che determina il significato positivo o negativo del simbolo per il sognatore?”
In Ontopsicologia la simbologia onirica viene evidenziata come contatto sostanziale con la realtà energetica di cui il sogno non è solo traslato ma proiezione segnica del concreto dinamico in azione. Intervenendo direttamente sull’immagine, l’Ontopsicologia è in grado di agire con esattezza a livello della causalità psichica anticipandone in tal modo qualsiasi effettualità. Il primo linguaggio o semeiotica che la nostra struttura psico-organica scrive e intende.
Per Meneghetti, fondatore dell’Ontopsicologia, a caratterizzare la bontà o meno di un’immagine non sono sufficienti i parametri culturali del contesto e della tradizione, né le credenze o abitudini ricollegabili agli archetipi di un deposito o inconscio universale. Neppure è sufficiente la constatazione esperita in valore di una cosa o di un amico certificato fino a qualche ora fa. Tutto diviene e di continuo occorre verificare. Il divenire cambia in un attimo quello che siamo stati convinti a credere per anni e secoli.
Il criterio adottato dall’Ontopsicologia, quindi, è il criterio biologico, la logica della vita. Quando nel sogno di un individuo compare un simbolo, è necessario chiedersi: quel simbolo quanto guadagno produce per il sognatore da un punto di vista psicologico ed ontico, ma innanzitutto sul piano biologico? Questo perché “prima di fare false trascendenze, bisogna accettare l’ordine della materia: in partenza l’ordine è psichico, ma l’elaborazione è materiale”.

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