venerdì 27 novembre 2009

Comunicare con persone straniere: difficoltà linguistiche o di stereotipi?

L’Ontopsicologia non ha ricette di soluzione ai problemi o una fede migliore di altre, ma rivela al soggetto e rompe le sicurezze fittizie, le mitizzazioni, il credo, le opinioni soggettive e focalizza l’individuo leader sull’uso relativo di qualsiasi mentalità avendo cura di sceglierla secondo il criterio dell’utilitarismo funzionale. Questo pone l’individuo in vantaggio gestionale sull’ambiente.

Ciò significa che, nelle relazioni con persone di cultura diversa dalla nostra (differente lingua, stereotipi, usi, costumi, etc.), la nostra intelligenza dovrebbe imparare ad adattarsi integralmente per non rischiare di instaurare un tipo di comunicazione (di affari, scientifica, etc.) sempre e solo su un piano superficiale.

L’uomo possiede questa dote e per imparare ad usarla al meglio può essere utile la consulenza ontopsicologica, in quanto il consulente è una specie di “specchio oggettivo” attraverso cui possiamo verificare la nostra riflessione cosciente: se è adeguata al qui e adesso del problema e se sta operando con gli stereotipi funzionali al raggiungimento del fine imprenditoriale.

martedì 27 ottobre 2009

Il “senso comune”

Si parla molto spesso di “senso comune”, anche all’interno di dogmatismi opposti, in cui ogni ideologia dittatoriale sostiene di essere l’unica. Il senso comune – ovvero l’esperienza di tutti – è valido, può essere accettato come argomentazione e giudizio, se risponde a tre caratteristiche.

a) È costante e universale: c’è stato sempre ed è presente in tutti i popoli. Si tratta, quindi, degli ordini intrinseci alla specie umana, come ad esempio “onora il padre e la madre”.

b) È conforme ai principi razionali e di intelligenza corrente, ossia non deve essere in contraddizione con i primi principi della logica naturale. Deve quindi esserci una certa convenienza, conformità.

c) È libero, autonomo da quei luoghi o tropici che generano errori. Per esempio, un principio che è usato solo in paesi razzisti, solo nei paesi a religione monoteista, o solo nelle religioni buddiste, è relativo, non può essere usato come argomento efficiente.

approfondimenti su www.ontopsicologia.org

venerdì 25 settembre 2009

Immagine e interazione psichica

Ogni processo logico o cosciente porta un'immagine, un segno, un simbolo. Se si pensa ad una persona, si configura non proprio quell'immagine, ma un segno equipollente a quella persona, cioè si registrano, si confrontano delle immagini, delle espressioni mentali. L'intero della realtà organica, organismica, materiale, percettivo-emotiva, psicologica dell'uomo è crocifisso in una specie di imbuto dove comunicare con l'esterno e con se stessi è possibile solo attraverso immagini. L'uomo si trova incastrato, per quanto cerchi di autoriflettersi, non gli torna la realtà dell'intero, ma tornano a lui solo un canovaccio di immagini, è come se non avesse la possibilità di tornare indietro costantemente.
Ogni interazione psichica avviene attraverso modulazioni di immagini.
Tutto il pensiero dell'uomo nell'aspetto religioso, morale e giuridico è sempre dialettica di immagini, diapositive, idee che l'uomo mantiene con il proprio sangue, però l'uomo, lo scienziato, non sa il reale. La vera scienza l'uomo la raggiunge quando nel sapere tutto non usa più alcuna immagine, non usa più alcun configurato esistenziale: semplicemente è.
(Vd. Antonio Meneghetti, L’immagine alfabeto dell’energia, Psicologica Editrice, Roma 2002, II parte, cap. I).

giovedì 27 agosto 2009

Sigmund Freud

Sigmund Freud (Freiberg, 6 maggio 1856 – Londra, 23 settembre 1939) è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi, una delle principali correnti della moderna psicologia. Ha elaborato una teoria, secondo la quale l'inconscio esercita influssi determinanti sul comportamento e sul pensiero umano, e sulle interazioni tra individui.

Nella psicoanalisi l'impulso sessuale e le sue relazioni con l'inconscio sono alla base dei processi interpretativi. Molti dissensi con Freud, e quindi indirizzi di pensiero alternativi (Adler, Jung e altri) nascono dalla contestazione del ruolo, ritenuto eccessivo, riconosciuto da Freud alla sessualità..

In un primo momento si dedicò allo studio dell'ipnosi e dei suoi effetti nella cura di pazienti psicolabili, influenzato dagli studi di Josef Breuer sull'isteria, in particolare dal caso Anna O. (ossia Bertha Pappenheim, futura fondatrice dei movimenti di assistenza sociale e di emancipazione femminile), al quale si interessò sulla base delle considerazioni di Charcot che individuava nell'isteria un disturbo della psiche e non già una simulazione come ritenuto fino ad allora.

Dalle difficoltà incontrate da Breuer nel caso, Freud costruì progressivamente alcuni principi basilari della psicoanalisi relativi alle relazioni medico-paziente: la resistenza e il transfert. Di questo periodo furono anche le intuizioni che formano il nucleo della psicoanalisi: il metodo di indagine mediante l'analisi di associazioni libere, lapsus (da cui appunto il lapsus freudiano), atti involontari e l'interpretazione dei sogni.

Le idee di Freud e le sue teorie - viste con diffidenza negli ambienti della Vienna del XIX secolo - sono ancora oggi al centro di accesi dibattiti e di discussioni, non solo in ambito medico-scientifico, ma anche accademico, letterario, filosofico e culturale in genere.

venerdì 24 luglio 2009

Immagogia

Ogni immagogia completa indica: il problema, l’atteggiamento del cliente, la correzione risolutiva.
Per interpretare l'immagogia occorre esaminare quattro aspetti:
1) l'azione in mutazione;
2) l'ambiente;
3) le persone o individui;
4) i sentimenti.

Oltre che da questi, la chiave di interpretazione è data dai tre principi che forniscono il criterio di verifica circa il segno inerente il reale umano:
1) natura funzionale, per l'uomo, dell'oggetto o contesto indicato dal simbolo;
2) effettualità causale del simbolo;
3) campo semantico.

Mentre nei sogni prevale la necessità interpretativa, nella seduta immagogica prevale:
1) il senso storico anamnestico;
2) l'indicazione precisa di un avvenimento in processo;
3) la percezione su accadimenti altrui, passati o presenti.

domenica 21 giugno 2009

immagogia e tipi di immagogia

Nella scuola ontopsicologica è una metodologia di introduzione dove le psicodinamiche si configurano in schemi o immagini (sulla tipologia onirica).

1) Immagogia terapica: si utilizza per evidenziare la causa del sintomo.
2) Immagogia didattica: si utilizza per cogliere le semantiche
possibili dell'oggetto o scopo prescelto.
3) Immagogia solare (autenticante): si utilizza per visualizzare le
coordinate del proprio In Sé ontico.

giovedì 21 maggio 2009

etimologia di sogno

Sogno:

Lat. se omnium = l’individuo in rapporto al tutto, a tutti, di tutti.

Il sogno è lo specchio olistico dell’attività organica e funzionale del nostro esistere.

Operazioni riflessive spontanee in stato di sonno, con o senza coinvolgimenti emotivi.

Variazioni della coscienza in stato di sonno.

Fascio di proiezioni immaginifiche che identificano lo stato reale del soggetto sul piano biologico, psicologico ed ontico. Le proiezioni sono elaborate dal cervello viscerotonico (neurogastroenterologico) e dal monitor di deflessione

mercoledì 15 aprile 2009

Anche il sonno ha una sua igiene…

Nel sonno si verifica la migliore ricostituzione di tutto l’organico esistenziale. Per questo il saper dormire bene è igiene per la salute della propria mente; significa essersi già organizzati una giornata vincente.
Come ci sono diversi modi di vivere nel giorno, altrettanto ci sono tanti modi di dormire. Il sonno più confacente è un apparente dormiveglia dove l’organismo fruisce piacere. È un sonno dove la presenza di se stessi continua, però è una presenza fatta di pace e di distensione, mentre l’organismo si ricarica.
Una cosa importante per dormire e sognare bene è riuscire a trovare il luogo giusto per dormire; se non si ha un posto sano dove dormire, è impossibile svegliarsi rinsanguati di nuova energia. Molti aspetti di cattivi sogni o di notti insonni dipendono esclusivamente dal luogo, che è patologico alla funzione onirica del soggetto.
Alla sorveglianza della notte si arriva attraverso un tirocinio personale, imparando a non deresponsabilizzarsi neppure durante il sonno e ad intervenire nel sogno.
Per il divenire psichico, la notte è più importante del giorno; chi è in grado di possedere la propria notte, possiede la propria vita.

(fonte L’immagine e l’inconscio di Antonio Meneghetti)
cerca il libro su editrice psicologica

venerdì 13 marzo 2009

Il sogno

Specchio olistico dell’attività organica e funzionale del nostro esistere.
È il riflesso di quanto già accaduto nella nostra razionalità psichica.

In Ontopsicologia il sogno si definisce completo se fornisce:
1. situazione esistenziale del soggetto hic et nunc
2. la causa della situazione problematica
3. la soluzione

Il sogno segnala l’errore o la riuscita secondo la seguente gerarchia:
1) situazione organica del sognatore;
2) i suoi riferimenti affettivi e di sicurezza (marito, moglie, figli, autista, etc.);
3) le persone di cui egli si fida nel lavoro e nello studio;
4) sfera sociale, degli affari, dell’economia, della politica, etc.

definizione del sogno secondo l’Ontopsicologia - A. Meneghetti

lunedì 16 febbraio 2009

L'interpretazione del sogno come guida e supporto nell'analisi psicologica e psicoterapeutica

Lun, 10/09/2007

La Commissione Nazionale per la Formazione Continua del Ministero della Salute ha accreditato il seminario dal titolo:


“L’interpretazione del sogno come guida e supporto nell’analisi psicologica e psicoterapeutica. Confronto tra i diversi approcci e aspetti innovativi del metodo Ontopsicologico”



Crediti: I crediti formativi attribuiti sono 6 (sei)
Data di Svolgimento: “ sabato 22 settembre 2007 “

Orario: 9 –18’30
Luogo di svolgimento: Club Corese Strada Salaria vecchia Km 49,700 Scandriglia (RI)
Area caratterizzante l'evento: specialistica


Disciplina principale di riferimento: Psicoterapia e Psicologia

Tipologia dell'evento: Corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale


Obiettivi:

  • Mettere a confronto le più importanti metodologie di interpretazione onirica. Acquisire conoscenze del metodo ontopsicologico di interpretazione onirica.
  • Far acquisire abilità pratica nell’interpretare le immagini oniriche alla luce delle varie metodologie, avvalendosi anche di una nuova metodologia.
  • Migliorare le capacità empatiche – relazionali per incrementare le competenze nell’interpretazione dei sogni.





Partecipanti: Il seminario è riservato a 70 partecipanti: Psicologi n. 35 Medici n. 15

Altri operatori n. 20

  • I Medici e gli Psicologi iscritti all’albo riceveranno l’Attestato del Ministero della Salute con il riconoscimento di 6 crediti formativi.
  • I partecipanti di altre professioni riceveranno l’attestato del provider Psycopraxis Centro di Formazione Professionale Accreditato.

Programma

Orario 09:00 - 10:20

Introduzione alla interpretazione del sogno. Cenni storici. Esposizione dei più importanti metodi di interpretazione (Psicologia Sperimentale, Psicoanalisi (Freud), Psicoanalisi che si discostano da Freud (Jung), Psicologia Individuale, Psicologia del Sé, Psicologia della Gestalt, Psicologia Transpersonale, Neuropsicologia o Neuroscienza, Psicologia sistemico-relazionale)

Orario 10:20 - 11:30

Il sogno nella metodologia ontopsicologica. Introduzione, Vari aspetti del sogno, Aspetti del sogno completo, la dinamica del sogno, l’importanza dei vari sogni della notte, la formazione del sogno, la struttura gerarchica del sogno, il valore dell’immagine, il codice biologico del sogno

Orario 11:40 - 12:10

I tre principi universali di interpretazione (approccio ontopsicologico) : 1. Natura funzionale per l’uomo dell’oggetto o contesto indicato dal simbolo 2. Effettualità causale del simbolo 3. Criterio semantico

Orario 12:10 - 12:40

Psicogenesi del Simbolo: i luoghi di origine della simbologia. Le quattro fonti da cui derivano i simboli (approccio ontopsicologico): 1. La realtà sociale 2. la visualizzazione dei nostri istinti 3. le formalizzazioni semantiche derivate dall’esterno 4. Le pulsioni metastoriche dell’umanità

Orario 12:40 - 13:10

Gli elementi onirici: l’interpretazione della regia onirica - i quattro elementi (approccio ontopsicologico): 1. l’azione in mutazione 2. l’ambiente 3. le persone o individui 4. i sentimenti.

Orario 14:15 - 15:15

Esposizione di casi specifici e relativa interpretazione onirica . (Presentazione di problemi o di casi clinici)

Orario 15:15 - 16:45

Esposizione di materiale onirica di un caso specifico da elaborare in piccoli gruppi. Discussione con l’esperto dei lavori effettuati. Confronto tra le varie metodologie applicate.

Orario 16:55 - 17:55

Simulazione di analisi onirica in settino terapeutico

Orario 17:55 - 18:25

VERIFICA CON QUESTIONARIO E SOMMINISTRAZIONE DEI MODULI DI SODDISFAZIONE.

lunedì 12 gennaio 2009

il sogno

In tutte le epoche, il sogno ha ispirato la speculazione filosofica e affascinato l’immaginazione umana. Ma è stato Sigmund Freud, con la sua opera sull’interpretazione dei sogni, ad instaurare l’era psicologica della ricerca onirica. Circa un secolo fa, egli iniziò ad occuparsi del sogno, considerandolo la via maestra per raggiungere quell’istanza che sta alla base della teoria psicoanalitica della mente: l’inconscio. La moderna analisi scientifica sui sogni si basa sul lavoro di molti ricercatori e, nonostante le loro teorie siano differenti e a volte contraddittorie, sono tutte utili e significative, perché descrivono la realtà interna, esterna, dei rapporti interpersonali, la realtà collettiva.
Ma tutto ciò non rimane altro che una descrizione che sembra essere infinita perché non si è mai fatta chiarezza su quale è il punto base dal quale partire, ovvero un criterio che identifica l’essere umano, e che possa dare un senso a tutte queste conoscenze.
La domanda cruciale è: “Qual è il criterio che determina il significato positivo o negativo del simbolo per il sognatore?”
In Ontopsicologia la simbologia onirica viene evidenziata come contatto sostanziale con la realtà energetica di cui il sogno non è solo traslato ma proiezione segnica del concreto dinamico in azione. Intervenendo direttamente sull’immagine, l’Ontopsicologia è in grado di agire con esattezza a livello della causalità psichica anticipandone in tal modo qualsiasi effettualità. Il primo linguaggio o semeiotica che la nostra struttura psico-organica scrive e intende.
Per Meneghetti, fondatore dell’Ontopsicologia, a caratterizzare la bontà o meno di un’immagine non sono sufficienti i parametri culturali del contesto e della tradizione, né le credenze o abitudini ricollegabili agli archetipi di un deposito o inconscio universale. Neppure è sufficiente la constatazione esperita in valore di una cosa o di un amico certificato fino a qualche ora fa. Tutto diviene e di continuo occorre verificare. Il divenire cambia in un attimo quello che siamo stati convinti a credere per anni e secoli.
Il criterio adottato dall’Ontopsicologia, quindi, è il criterio biologico, la logica della vita. Quando nel sogno di un individuo compare un simbolo, è necessario chiedersi: quel simbolo quanto guadagno produce per il sognatore da un punto di vista psicologico ed ontico, ma innanzitutto sul piano biologico? Questo perché “prima di fare false trascendenze, bisogna accettare l’ordine della materia: in partenza l’ordine è psichico, ma l’elaborazione è materiale”.

per approfondimenti sull'ontopsicologia visita il sito dell'associazione internazionale ontopsicologia oppure l'editrice psicologica per i testi